lunedì, Settembre 23, 2024

Supercoppa, Alvino attacca l’Inter: “Calhanoglu andava espulso! Cambiata valutazione dei falli a seconda dei colori della maglia”

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Il giornalista Carlo Alvino, noto tifoso del Napoli, ha parlato a CalcioNapoli24 della Supercoppa persa dai partenopei contro l’Inter.

Spiccano le pesanti ai nerazzurri: Sono nauseato e al peggio non c’è mai fine e ieri è stato evidente. Lo scudetto del Napoli è stato lo scudetto della correttezza, del bel gioco e del rispetto e delle regole. Anche Casini ha sostenuto che il Napoli aveva ridato credibilità in Europa al calcio italiano ed era un titolo da coccarda sul petto”.

Adesso il calcio italiano e ripiombato nella sua mediocrità nel suo modo peggiore. Tutti ci vedono all’estero come il calcio dei potenti e degli intrallazzi. Ieri abbiamo fatto una brutta figura e non può passare sotto silenzio e avrei piacere che Rocchi si esprimesse in tal senso e che dicesse in maniere evidente di aver sbagliato designazione”.

E ancora: Una delle pagine più brutte della storia recente del calcio italiano. Il Napoli torna dall’Arabia Saudita con il senso di appartenenza alla maglia che si era smarrito dopo la partita con il Torino e il concetto di una squadra dove tutti si aiutano e giocando da squadra si possono raggiungere gli obiettivi. Il Napoli è tornato squadra ed è l’unica cosa positiva”.

“Poi ci sono squalifiche, viaggi estenuanti e la rabbia per la sconfitta immeritata. La partita per me è finita alla fine del primo tempo. Calhanoglu andava espulso molto prima e almeno ammonito al primo brutto fallo e poi si vedeva il suo comportamento e Simeone non andava assolutamente espulso. Rapuano ha indirizzato la partita con un arbitraggio diverso tra il primo e secondo tempo, una cosa che non si è mai vista”.

Cambiare valutazione dei falli a seconda dei colori della maglia è inconcepibile rovinando una partita che il Napoli stava giocando bene e con attenzione”.

Giocare tutta la ripresa in 10 sperando di arrivare ai rigori è assurdo. Ho sempre pensato che il grande allenatore è quello che riesce a tirare fuori il meglio dal materiale umano a disposizione come ha fatto per esempio Spalletti con Lobotka e abbiamo visto i risultati”.

Mi piacerebbe che l’AIA si potesse affrancare dalla FIGC e diventasse indipendentemente e che gli arbitri stranieri possano venire ad arbitrare nel nostro campionato e viceversa. Sarebbe un modo per dare professionalità agli arbitri e per calmare un po’ il clima. L’unica volta che c’è stato il sorteggio delle designazioni degli arbitri in Serie A, lo scudetto lo vinse il Verona“.

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