La Juventus si trova attualmente di fronte a una sfida finanziaria legata all’indice di liquidità, un parametro che valuta la capacità di un’azienda di far fronte agli impegni finanziari nei successivi 12 mesi. Questo indice si calcola rapportando le attività correnti alle passività correnti. Per la stagione in corso, la Juventus deve mantenere un rapporto minimo di 0,6 secondo il regolamento.
Al 30 settembre, la Juventus ha riportato un indice di liquidità inferiore a 0,2, molto al di sotto del requisito richiesto. La presenza di un bond da 175 milioni in scadenza a febbraio e le rate da pagare per gli acquisti passati contribuiscono a questa situazione finanziaria precaria. Per affrontare la carenza finanziaria, il club ha avviato una terza ricapitalizzazione da 200 milioni, con 80 milioni già versati da Exor, l’azionista di riferimento.
Tuttavia, questi 128 milioni non sono sufficienti per raggiungere il requisito minimo. La situazione potrebbe migliorare solo con il completamento dell’aumento di capitale e l’estinzione del bond, previsti nel primo quadrimestre del 2024. Ciò avverrà probabilmente nel prospetto contabile al 31 marzo 2024, aprendo la finestra di mercato estiva.
Nonostante la sfida finanziaria, la Juventus potrebbe ancora partecipare al mercato invernale, ma per acquisire nuovi calciatori dovrà prima procedere con la vendita di giocatori per migliorare il proprio indice di liquidità.