Stefano De Grandis ha parlato a Sky commentando l’ammonizione da parte di Doveri verso Vlahovic per l’esultanza in Atalanta-Juve.
Ecco le sue parole:
«Se un giocatore viene insultato dai tifosi è normale che si rifaccia dei tifosi. Io non l’avrei ammonito, l’arbitro doveva usare il buon senso. Non bisogna pretendere un atteggiamento ecclesiastico. Questa è un’esultanza nei limiti».
Dusan si è preso la rivincita con quel gol all’ultimo secondo del recupero, lo ha fatto portandosi brevemente l’indice al naso in segno di silenzio, esultanza già fatta altre volte (come da tweet della federazione serba) prima di correre verso la panchina.
Con la Grazia di Gravina a Lukaku si son fatti evidentemente due pesi e due misure. E anche Ceesay del Lecce dopo il pari alla Juve che andando sotto i tifosi bianconeri a silenziarli non è stato ammonito. Non è possibile ammonire a macchia di leopardo. Le regole dovrebbero essere uguali per tutti.
Dunque si potrebbe ritenere che non esista certezza della pena o la parità di trattamento, in quanto in tre casi identici come fattispecie ma totalmente differenti nelle conseguenze, casualmente solo il giocatore della Juve ha ricevuto l’ammonizione.