La trattativa tra l’Inter e Lazar Samardzic è naufragata. L’ultimo contatto tra i dirigenti nerazzurri e il padre del giocatore è avvenuto ieri sera, ma non ha portato risultati positivi. Per giorni, l’Inter ha atteso una risposta che non è mai arrivata.
Di conseguenza, è stata presa la decisione definitiva di abbandonare la pista che avrebbe potuto portare il centrocampista dell’Udinese nel roster nerazzurro.
Il colpo di scena che ha determinato la rottura è stato il seguente: nonostante i due club avessero già raggiunto un accordo completo da tempo e Samardzic avesse accettato le condizioni offerte dall’Inter, l’intoppo è giunto quando il padre di Lazar è arrivato in Italia il sabato 5 agosto.
In quell’occasione, ha richiesto un aumento dell’ingaggio per suo figlio e un aumento delle commissioni spettanti. Tuttavia, i dirigenti dell’Inter hanno rifiutato tali richieste. Da quel giorno, i rapporti si sono deteriorati, l’intermediaria dell’affare, Rafaela Pimenta, si è ritirata dalla trattativa e non sono stati fatti progressi ulteriori. La trattativa è sfumata nonostante il fatto che il giocatore avesse già completato le visite mediche preliminari.
Nei giorni seguenti, il padre di Samardzic è tornato in Germania, mentre il giocatore è ritornato ad Udine in attesa che la situazione si sbloccasse. Nel frattempo, ha continuato ad allenarsi da solo per settimane, nell’attesa di un accordo tra suo padre e i dirigenti dell’Inter. Purtroppo, l’accordo non è mai giunto e l’Inter ha deciso di abbandonare la trattativa.
Ora bisognerà vedere quale sarà il destino di Samardzic, che all’Udinese consideravano ormai una cessione conclamata.